Ieri, all’uscita dal seggio, incontrando un conoscente, scrutatore per conto della destra:
- “Allora, hai tradito Enrico Fermi?” - sapendo dei miei studi di Fisica Nucleare.
- “Al contrario. Fermi sapeva che in Italia il nucleare, sotto un regime fascista, non poteva e non doveva avere futuro. Penso, appunto, che avesse ragione.”
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Gli ideali americani, a differenza di quelli fascisti trovavano una profonda eco nell’animo di Fermi. Tutte le osservazioni e le considerazioni che ne seguivano lo preparavano spiritualmente ad emigrare.
Il comportamento di Enrico Fermi durante la consegna del premio fece scalpore all’interno dell’informazione del regime fascista. Come ricorda Amaldi:
« Il fatto che Fermi invece di indossare l’uniforme fascista o quella dell’accademico d’Italia portasse il frac e che invece di fare il saluto fascista stringesse la mano al sovrano svedese determinarono una vera ondata di indignazione. »
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