Collage
Per ricordare queste ultime ore:
Questo Barbato, che personcina. Cambiano sponda, e danno del traditore a chi non la cambia. Meraviglioso.
E proprio quando ero convinto di riuscire a mantenere il controllo dei miei nervi, arriva la mazzata che mi riporta indietro negli anni:
ore 23.53, Berlusconi:
“L’altra volta ci abbiamo provato, ora spero che si possa fare una riforma della giustizia”
e il flashback è drammatico: le rogatorie internazionali bloccate, la legge Cirami, l’ex-Cirielli, e tutta una serie di provvedimenti atti a rimodellare il buco del culo della magistratura alle dimensioni del pene di Berlusconi.
Mediaset festeggia in borsa la caduta del governo, che pare allontanare a tempo indeterminato la spada di Damocle della riforma Gentiloni.
“Io stavo lavorando a una tesi di laurea sulla fine dell’Impero Azteco come suicidio di una civiltà, quando a un certo punto il prof mi ha detto basta, se cominciassimo a impilare le tesi di laurea sul suicidio dell’Impero Azteco potremmo edificare una piramide a gradoni che supererebbe in altezza quella di Palenque, mi ha detto proprio così, perché non ti trovi un’altra civiltà che si è autodistrutta? A me sul momento non me ne venivano in mente altre, così lui ha fatto un sorrisino stronzo e mi ha allungato un antico volume incomprensibile, come si chiama, la Costa…”
“La Casta”.