Stasera l’annuncio:
Gustavo Selva ritira le dimissioni dal Senato dal momento che i cittadini gli hanno chiesto di restare…
…ma le voci dei cittadini non si sono fatte sentire fino a venerdì scorso, quando l’illustre ha disperatamente tentato di definire, per oggi pomeriggio, una votazione a scrutinio palese, invece che il normale voto a scrutinio segreto… quasi che, in realtà, temesse non tanto il voto dei senatori della maggioranza, ma piuttosto quello degli alleati di coalizione e dei colleghi di partito (schifati anch’essi?!?!).
Ecco un estratto del verbale della discussione di venerdì 13/07/2007, in Senato:
Sulle modalita` di votazione delle dimissioni presentate dal senatore Selva
SELVA (AN). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facolta`.
SELVA (AN). Signor Presidente, marted?` prossimo, alle ore 16,30, sara` all’ordine del giorno la votazione sulle dimissioni da me presentate a questa alta Assemblea; al riguardo, vorrei farle una richiesta. Le mie dimissioni hanno un carattere del tutto originale; sono andato a vedere i precedenti e credo che esse mantengano un carattere di originalita`.
Con una dichiarazione pronunciata dal Ministro della salute, qui presente fino a pochi minuti fa (e mi sarebbe piaciuto potermi confrontare con lei), sono stato definito «autore di un atto vergognoso, irresponsabile e indegno». Sono quindi posto nella condizione di dover chiedere la fiducia a questa alta e nobile Assemblea, per vedere se come parlamentare (che, sia detto fra parentesi, nella sua storia annovera il servizio reso al Parlamento europeo, alla Camera dei deputati e oggi al Senato della Repubblica) ho ancora la dignita` di restare qui.
Io so che le dimissioni vengono votate a scrutinio segreto. Mi sono informato presso il Segretario generale e mi e` stato detto che lo scrutinio segreto e` previsto a difesa dell’Assemblea. Non capisco bene questo concetto, sara` per il pressapochismo da giornalista, come qualche volta si dice della mia professione di base. In questo caso, essendo stato sfiduciato da un altro membro della stessa Assemblea, parlo della senatrice Livia Turco, chiedo che la fiducia nei miei confronti (se sono degno di riaverla), cos?` come la sfiducia, che e` stata manifestata pubblicamente, venga espressa a scrutinio palese, cos?` come si fa per un Governo quando si dimette.
Ecco la preghiera che le rivolgo, signor Presidente. So che nel complesso adeguamento delle procedure e` difficile che io possa ottenere questo risultato, me ne rendo conto. Tuttavia, ho voluto porre il problema, perche´ – secondo me – l’originalita` e l’eccezionalita` delle mie dimissioni avrebbero bisogno di una pronuncia che non sia fatta nel segreto del voto, che poi naturalmente darebbe luogo all’autodifesa della casta nel suo complesso perche´ certamente non si sapra` chi avra` votato a favore o contro le mie dimissioni.
Ecco perche` io vorrei sapere se, eccezionalmente, fosse possibile ottenere che la mia richiesta venga presa in considerazione nella giornata di luned?` e possibilmente applicata in quella di marted?`.
PRESIDENTE. Senatore Selva, posso comprendere i contenuti della sua richiesta, ma purtroppo questa decisione non e` ne´ nella sua ne´ nella mia disponibilita`. Il voto segreto e` a garanzia dell’Assemblea come organismo collegiale, che, a garanzia del suo plenum, si esprime con il voto segreto.
Posso trasmettere al Presidente la sua richiesta, ma temo, come modesto conoscitore dei Regolamenti parlamentari, che essa non possa essere accolta.