Elogio della Follia
Ha ragione il ministro Calderoli a definire «una porcata» la legge elettorale con cui voteremo tra un mese. Non per questo, tuttavia, ci chiederemo come possa parlare a questo modo proprio chi a quella legge ha dato mano: pietosamente addebiteremo la contraddizione ai misteri dell’animo leghista.
[Prodi su il Corriere della Sera]
Eppure, nell’Elogio della Follia(14.), si afferma:
“[…]Al contrario, i miei bei matti sono tutti grassottelli, lustri, senza una ruga, proprio come quelli che chiamano porcelli d’Acarnania, immuni, per certo, da qualunque disturbo senile, a meno che non si trovino a subire in qualche misura il contagio dei saggi, come capita, poiché la vita non consente mai una completa felicità. […] ”