I Masanielli in auto blu

Posted in General by midbar on 18/02/2006 19:45

Da un articolo di Curzio Maltese su “Il Venedì di Repubblica” del 17 Febbraio 2006.

L’insensata contestazione dei no global alle Olimpiadi torinesi è la conferma che in Italia pochi mestieri sono così ben garantiti come l’estremista. Gli altri sono sempre precari, mal pagati, l’estremista no. Ho letto che il Francesco Caruso capo dei no global napoletani, quello che contesta l’intero sistema occidentale, mica soltanto le storture come noi poveracci, sarà candidato alle prossime elezioni nelle liste di Rifondazione. Ma come, non aveva detto che il parlamentarismo era un’illusione di rappresentanza democratica? Eppure ha deciso di bere l’amaro calice, certo nel nome dei dannati della Terra, e di far parte di quella banda di mascalzoni che percepiscono diecimila euro al mese più i benefit e due stipendi per i portaborse. Con la morte nel cuore, s’immagina. Benvenuto, compagno Caruso, nella schiera dei Masanielli con l’auto blu.
L’ottimo Bertinotti, che pure è persona intelligente e colta, non si è mai chiesto perché è il secondo politico più ospitato nei salotti del regime della televisione, dopo Berlusconi. Noi ce lo siamo chiesto molte volte e ci siamo dati la risposta che Bertinotti è perfettamente funzionale al sistema di potere, incarna un’opposizione estrema quanto fasulla e innocua. In fondo, senza le sue scelte, Berlusconi non avrebbe vinto nel 2001 e non avrebbe governato in questi cinque anni. Bruno Vespa e Anna La Rosa lo trovano adorabile e lui, per ricambiare l’amore, si precipita a presentare i loro diari di corte. Tanto il problema non sono quei due e nemmeno Berlusconi. E’ il meccanismo feroce del capitalismo mondiale.
Bertinotti pativa la mobilitazione delle Cgil di Cofferati per la difesa dell’articolo 18. Ha promesso un referendum senza speranze per l’estensione dell’articolo 18 alle imprese con meno di quindici dipendenti. Al posto della Confindustria, io l’avrei finanziato a piene mani. Il risultato infatti è stato il via libera alle leggi che favorisconi il precariato: il rovesciamento di una vittoria degli elettori in un trionfo del padronato. Ma per i suoi fan politici Bertinotti è un guerriro intrepido, intoccabile.
In Italia è sempre stato così. Il fascismo non ha degnato della minima attenzioni i massimalisti, che sarebbero confluiti in massa nel regime: ha ucciso Matteotti. Nei giorni del G8 di Genova, la polizia ha massacrato di botte i manifestanti pacifici, ma non ha sfiorato con i manganelli i black block, che facevano comodo e magari erano infiltrati dai servizi.
Soltanto un imbecille può pensare che rovinare la festa olimpica di Torino, strappare una fiaccola dalle mani di un tedoforo, siano gesti rivoluzionari.
Sono soltanto trovate che, in piena campagna elettorale, aiutano la destra peggiore. Se lo fanno gratis, sono davvero degli idealisti.

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